In base alle attuali disposizioni legislative, il datore di lavoro ha l’obbligo (D.lgs. 81/2008) di tutelare la salute dei lavoratori sul luogo di lavoro effettuando una valutazione del rischio.
L’approccio basato sull’analisi del rischio e la conseguente gestione degli impianti è prevista dalla Legislazione attualmente in vigore.
-Le linee guida Italiane (“Linee guida recanti indicazioni sulla Legionellosi per i gestori di strutture turistico ricettive e termali ”G.U. n°28 del 2015; 
-Linee Guida CONTARP-INAIL: 2010 “Il monitoraggio microbiologico degli ambienti di lavoro. Campionamento ed analisi”;
-Provvedimento 5 ottobre 2006: Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano sulle “linee guida per la definizione di protocolli tecnici di manutenzione predittiva sugli impianti di climatizzazione ”Gazzetta Ufficiale n. 256 del 03/11/06);
L’applicazione dei criteri dettati dalla Normativa vigente, si estende ai Luoghi di lavoro(D.Lgs.81/2008) nella più ampia delle accezioni e così comprendiamo ambienti circostanti strutture impiantistiche con utilizzo di liquidi, acque destinate al consumo umano (D.Lgs.31/01; Linee guida per la prevenzione e il controllo della Legionellosi–2015), attività con utilizzo di acque tecnologiche/industriali (autolavaggi, lavorazioni con utilizzo di emulsioni, impianti di irrigazione, piscine, vasche e fontane decorative)L’attività di valutazione del livello di rischio biologico prenderà in considerazione dunque matrici quali ARIA, ACQUA e SUPERFICI con le seguenti finalità:
– Ridurre a livelli accettabili la contaminazione degli impianti da parte di microrganismi potenzialmente patogeni;
-Individuare le operazioni necessarie per gestire gli impianti in maniera da limitare la contaminazione da parte di agenti biologici riducendo di conseguenza i rischi per i lavoratori;
-Indicare le misure da intraprendere nel caso sia riscontrata una contaminazione da parte di microrganismi superiore al limite di Legge (se esistente)o di intervento;